martedì 3 novembre 2015

Lucca un, due, tre!

Riassumo in tre punti la mia partecipazione alla Lucca Comics & Games di quest'anno.


Uno. Chiedo scusa a tutti quelli che sono venuti a cercarmi allo stand della Shockdom negli orari che avevo indicato su Facebook e non mi hanno trovato. Purtroppo, per un disguido non mi è stato recapitato il prospetto definitivo dei turni di firma, e io ho considerato tale quello provvisorio. Così, mi sono presentato a un appuntamento che non avevo dopo averne saltato uno che che mi toccava. Come se non bastasse, a volte il vero e proprio caos venutosi a creare per l'assalto degli appassionati ha reso problematico rispettare i turni stabiliti e, d'accordo con l'editore, ho... lasciato il posto ai giovani. Alla fine ho fatto solo un paio di sedute di firma mattutine. Poche, ma comunque piacevoli come sempre per il vostro affetto, per il gradevole scambio d'idee, per la curiosità e il divertimento negli occhi e nel sorriso di bambini e madri che scoprono per la prima volta le mie strisce.
Il sabato sera, alla cena degli autori Shockdom, ho avuto l'occasione di approfondire la conoscenza della scatenata banda parzialmente già incontrata in occasione di una delle presentazioni al pubblico di autori e opere della casa editrice di Lucio Staiano (dove mi ha raggiunto il fedele lettore Massimo Martelli, immortalato in foto qui sotto). Certo, data la giovane età di tutti i collaboratori della casa editrice, anagraficamente io ero un po' fuori posto (e forse anche un po' fuori sintonia), ma ci sarà tempo in futuro per conoscersi vicendevolmente meglio. E sono sicuro che il comune amore per i balloon ci farà superare le differenze dovute all'età.





Due. Sono stato, di conseguenza, molto presente allo stand di Cartoon Club/Fumo di China dove mi sono quasi slogato il polso a forza di scrivere dediche e fare disegnini. La decisione dell'editore di proseguire anche a Lucca l'offerta speciale del "Dante Pack" (tutti e quattro i volumi dell'edizione "classica" in bianco e nero, cartonata, di Dante per soli 25 euro) in occasione dei 750 anni dalla nascita dell'Alighieri è stata infatti accolta con grande entusiasmo dai visitatori. Alla fine sono stati quasi 400 i volumi danteschi venduti. Oltre a quelli di Omero, Rinaldo, del romanzo "S'i' fosse morte" ecc.
Quasi la totalità degli acquirenti, sia del "Pack" che della nuova edizione a colori di Shockdom, hanno confessato di essersi innamorati di Dante leggendolo sulle pagine de il Giornalino (che qualcuno ha dichiarato di comprare, all'epoca, "solo per quello") e di essere felicissimi di averlo finalmente ritrovato.
Ma ci sono anche lettori e lettrici più giovani che lo scoprono adesso, come la simpaticissima Alice (nella foto qui sotto col Dante "classico"... ma ha già chiesto a Babbo Natale anche la nuova edizione della Shockdom) che, innamorata non solo del mio Dante ma del fumetto in genere, ha intenzione di farmi presto concorrenza. E questi sono gli incontri più belli, quelli che ti fanno far pace con la fatica di quattro giorni di "clausura" negli stand.





Tre. Come sempre, l'impegno (quest'anno duplice) al tavolo delle firme mi ha lasciato pochissimo tempo per fare altro: partecipare a uno degli incontri di presentazione degli autori della scuderia Shockdom, concedermi la ormai tradizionale cena con gli amici Egisto Seriacopi, Roberto Mussoni (li vedete qui sopra), Francesco Matteuzzi, Laura Pasotti e Andrea Antonazzo, un pranzo veloce con l'amico di tante avventure editoriali Stefano Casini, qualche minuto con mia sorella Marzia (qui sotto allo stand con me) venuta domenica a godersi fumetti e cosplayer... e stop!


Molte anche le visite di colleghi, amici e appassionati. Qui di seguito potete ammirare Leo Ortolani (col quale, per una volta, non abbiamo parlato di fumetti ma di figli; in particolare delle sue, adorabili quanto impegnative), Stefanus (autore dell'interessante "Zooqquadrion") e Lorenzo Cantarella (che mi segue da quando Dante fu pubblicato su il Giornalino).






Piccola nota positiva: per tutti e quattro i giorni ho trovato il parcheggio libero nel mio "posto segreto". Piccola nota negativa: il viaggio di ritorno a Livorno al termine dell'ultima giornata: strada bloccata subito prima della rotonda del cavalcavia dell'Hotel Napoleon e dirottamento obbligatorio sulla provinciale per Capannori, per strade poco conosciute, nel buio e con quattro giorni di stanchezza addosso. Comunque, siamo sopravvissuti anche stavolta... e tra un anno ci aspetta l'edizione dei 50 anni della manifestazione, spalmata per motivi di calendario su cinque giorni! Brrr...


(In apertura e chiusura di post, due immagini "scippate" al cospicuo reportage fotografico di Enzo Di Maria pubblicato su Facebook)

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