domenica 5 marzo 2017

Non piove a Cartoomics







Giornata piovosa; gocce, goccioloni e sferzate di pioggia che accompagnano il viaggio d'andata e quello di ritorno, in auto con Jacopo. Ma appena entrati dentro gli impressionanti padiglioni della Fiera il mondo esterno smette di esistere, ed entri in quella strana dimensione fatta di stand traboccanti di libri e gadget, punti d'incontro dove autori, editori e redattori si raccontano a un pubblico più o meno numeroso, più o meno attento, in mezzo a un formicaio di visitatori e cosplayer (neanche tanti) che percorrono avanti e indietro gli interminabili e labirintici corridoi soffermandosi a guardare i materiali esposti, fermandosi a fare acquisti e ripartendo con buste, zaini e trolley carichi della periodica dose di sogno.
Non salivo a Milano da un po' (l'ultima volta per la mostra su Dante nei fumetti al Museo WOW, se non ricordo male) e non andavo a Cartoomics da ancora di più (dieci anni secondo i miei fallaci ricordi, solo tre secondo un mio informato lettore).
Bello ritrovarsi tra i ragazzi e le ragazze del megastand della Shockdom (la prima volta mi sembrò di essere un nonnetto ammesso a frequentare la scuola materna, poi ci si conosce e ci si sente quello che siamo: colleghi senza problemi d'età), nell'abituale atmosfera insieme professionale e festosa; divertente ricevere i ringraziamenti (e qui torna a pesare l'età) di Daniele "Purple" Daccò di Orgoglio Nerd per l'Ottimo preso in una ricerca scolastica grazie al mio Dante a fumetti; interessante come sempre scambiare considerazioni professionali con Stefano Antonucci; piacevole parlare di fumetti e persone con l'editore che tutti vorrebbero avere; gratificante ricevere i sorrisi dei lettori durante le dediche o anche solo mentre ci si saluta; stupefacente trovarsi a condividere il privato degli acquirenti dei miei libri, come la signora con figli già grandicelli che mentre si fa firmare la copia dei Promessi Sposi a fumetti mi spiega che, lei Sposa finalmente Mantenuta come Lucia alla fine del romanzo, è convolata a nozze qualche settimana prima dopo quindici anni di convivenza.




Poi la presentazione del freschissimo di stampa "Strip Wars/Guitti Stellari: La Sfiga Nera", spiando il ragazzino di sette-otto anni che, in attesa come me della conclusione dell'incontro precedente, legge una striscia della mia rilettura di Guerre Stellari e sbotta in una risata di gusto. Chi l'ha detto che ai giovanissimi non piacciono i fumetti?




(In alto, l'editore, il presentatore, l'autore, il colorista; qui sopra, cinema e fumetto s'incontrano. Sotto, la cartolina omaggio per il pubblico della presentazione ripresa dal frontespizio de "La giovinezza di Luca Ciaivoglia", inedita storia d'appendice del volume. Più in basso, la mostra dedicata a Strip Wars).










E il ritrovarsi con amici e colleghi: Egisto Seriacopi e Roberto Mussoni, l'inossidabile duo dietro l'arrembante Dada Editore; Patrizia Mandanici frequentata quotidianamente su Facebook ma che non abbracciavo da non so quanti anni (e finalmente ho potuto comprare il suo libro con preziosa dedica); il simpatico Giorgio Sommacal che invece di tanto in tanto incrocio a Lucca; Laura "La Signora del Fumetto" Scarpa, sempre sorridente, sempre gentilissima; Antonio Serra che da... quanto?... non mi regalava la sua festosa depressione cronica (lo so che è una contraddizione in termini; Antonio, intendo, non l'espressione); i responsabili (meriterebbero una condanna a vita, per questo) della creazione di No Name, uscito anni fa in fascicoli e testè raccolto in volume da Cut Up, Davide Barzi e Oskar; l'ineffabile e cortese Riccardo Secchi, di passaggio; il semprefelice Michele "the boy" Masiero (sì, lo so che ora è l'importante e professionale direttore editoriale della Bonelli, ma per me resta il giovane critico di Fumo di China che apprezzò per iscritto una storia "psicologica" di Zagor che ero riuscito a "imporre" al restio Decio Canzio)... e al momento non mi sovvengono gli altri e le altre.



Nuova conoscenza, l'insegnante-scrittore-musicista Gianluca Alzati, a cui (e al cui libro "Welcome su Insonnia" che mi ha omaggiato; adesso lo leggo e poi vi dico) avevo dedicato una delle strisce promozionali che realizzo mensilmente per la Teka Edizioni della mitica Mariangela Tentori, un'altra di quelle persone con le quali si riesce a essere sinceramente amici pur conservando i rispettivi ruoli professionali. 

   
Abbracci, pacche sulle spalle, risate, scambi di punti di vista... finché il padiglione inizia a svuotarsi (i milanesi mangiano presto) e arriva l'ora di rimettersi in cammino per Livorno. Peccato la cena all'Autogrill di Medesano: un tempo c'era il piacevole Ciao, ora una non so quale catena di ristorazione che poco ispira e ancora meno soddisfa. Davvero una disdetta: poteva essere la giornata perfetta.


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